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Ebbene sì, mi occupo anche di cosmetica, ma soprattutto di #packaging!
Oggi però non vi parlo di questo, bensì della PERCEZIONE DEL VALORE di un prodotto.

Identità, immagine e reputazione di un brand agiscono per dare valore al marchio ed influenzare le vendite. In fondo, l’obiettivo finale è proprio promuovere prodotti, servizi e aumentarne la notorietà, giusto?

Sono diversi i fattori che spiegano la differenza di percezione tra il valore reale e quello percepito.
Le componenti di valore percepito:
🔹 il valore d’uso
🔹 il valore edonistico
🔹 il valore del segno

Il valore percepito dal consumatore è un concetto personale.
Le emozioni sono personali e l’esperienza vissuta è unica.
Tuttavia, il valore percepito non è sempre legato all’esperienza di consumo.

Anche senza aver mai consumato il prodotto, un individuo può avere una percezione del suo valore attraverso il passaparola, lo storytelling ed il visual design che ne determina una propria immagine coordinata contribuendo alla definizione della brand image e affermando l’identità del brand.

🔹IL VALORE D’USO
Il valore d’uso si poggia su criteri oggettivi e dipende dall’uso che il consumatore vuole fare del prodotto.
Le caratteristiche, le funzionalità e le prestazioni del prodotto in grado di soddisfare un’espressa o implicita necessità dei consumatori.
Corrisponde alla domanda “Per cosa devo utilizzare questo prodotto?”

🔹IL VALORE EDONISTICO E MARKETING ESPERIENZIALE
L’esperienza del consumatore è vissuta come una fonte di emozioni.
Con questa teoria, il valore edonistico, durante l’atto di acquisto è sottolineata e più evidente.
L’atto di consumo è più emotivo che razionale e l’esperienza del consumatore non è più limitata ai soli attributi del prodotto.
Corrisponde alla domanda “Che sensazioni sta procurando questo prodotto?”

🔹IL VALORE DEL SEGNO
Si tratta di un valore simbolico è più un segno di riconoscimento sociale. Corrisponde alla domanda “Che immagine ho nei confronti degli altri clienti?».